L’Ospedale Civile di Cagliari: un patrimonio di Storia e Arte da scoprire.

L’Ospedale Civile di Cagliari in una litografia di Enrico Gorin, 1856

 

L’Ospedale Civile di Cagliari rappresenta una delle più interessanti architetture del XIX secolo realizzate in Italia. La struttura sostituì l’antico Ospedale medievale di S. Antonio sito nel quartiere Marina. Il progetto, affidato all’architetto Gaetano Cima, fu pensato per dare alla città un’opera razionalmente e architettonicamente valida.

Per rispondere alle esigenze di isolamento e contemporaneamente di facile raggiungibilità, l’edificio fu costruito in un luogo elevato nel punto d’incontro tra il quartiere di Stampace e il versante Ovest di Castello. Peraltro, non molto lontano da Piazza Yenne, centro nevralgico all’epoca di tutte le attività cittadine.

L’impianto fu certamente innovativo, con una pianta a raggiera formata da un nucleo centrale semicircolare dal quale si sviluppano i vari corpi di fabbrica, così da ottenere una disposizione indipendente dei reparti. L’Ospedale, rappresenta oggi, con la sua imponente facciata neoclassica, una delle più note architetture della città.

All’interno della storica farmacia del S. Giovanni

 

Dalla posa della prima pietra, avvenuta nel 1844, sono state numerose le fasi e le vicende che hanno visto coinvolto il S. Giovanni di Dio. Durante i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale, ad esempio, il nosocomio viene dotato di un rifugio antiaereo in galleria. Si tratta di un camminamento sotterraneo che si estende parallelamente a via Ospedale. Lo scavo venne realizzato con le tecniche utilizzate in miniera. Furono impiegati martelli perforatori ad aria compressa ed esplosivi innescati da detonatori.

Tratto di galleria nel rifugio antiaereo dell’Ospedale Civile

 

La galleria, un luogo altamente suggestivo da percorrere, si estende per 260 m scendendo di circa 7 m al di sotto della pavimentazione stradale. Al suo interno, come reperti di epoche passate, si possono vedere numerosi oggetti e strumentazioni usate dall’ospedale nei decenni passati. Queste testimonianze trovano alloggio all’interno delle diramazioni che, ai lati del tunnel principale, erano probabilmente adibite allo stazionamento dei rifugiati durante i bombardamenti.

Altro tratto all’interno del tunnel

 

Ma all’interno del S. Giovanni si possono visitare anche altre testimonianze storiche. Ne è un esempio la farmacia ottocentesca che rimase aperta fino agli anni 60 del Novecento. Ancora è possibile vedere al centro della stanza il bancone in legno massello e marmo. Tutt’attorno le scaffalature che un tempo contenevano i tipici e caratteristici vasetti di maiolica o ceramica con dentro i vari medicamenti. Con un po’ di immaginazione si può pensare (almeno in origine) alla presenza di un mortaio. Uno strumento indispensabile in passato per la preparazione delle medicine. Infine, si conserva ancora una ghiacciaia nella quale si riponevano e si facevano refrigerare determinati farmaci.

Strano ma vero! Ho scoperto di recente che tra i busti all’ingresso che omaggiano i donatori del S. Giovanni di Dio c’è pure un mio avo. Era lo zio della nonna di mio padre. Non si vede l’ultima scritta nella foto, ma elargì la bellezza di 25.000 lire.

 

Un percorso guidato all’interno dell’ospedale civile di Cagliari permette al visitatore di scandire le tappe di uno straordinario itinerario tra opere architettoniche, artistiche, opere documentali e strumentali all’interno di quasi duecento anni di Storia, dall’Ottocento ai giorni nostri. Un itinerario che ha veramente segnato la vita di Cagliari e che si propone anche oggi come una risorsa culturale a disposizione di tutti.

Note Bibliografiche

Architettura dal tardo ‘600 al classicismo purista, Salvatore Naitza

Cantine, caverne, bunkers, la protezione antiaerea a Cagliari durante la Seconda Guerra Mondiale, Massimo Rassu

 

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